Lo spettacolo si propone di far rivivere il meglio degli anni ’60, ’70 e ’80, quando la televisione era gestita da personaggi: attori, presentatori, cantanti, ballerini, sceneggiatori, che hanno animato con programmi indimenticabili la TV italiana. Dagli sceneggiati degli anni ’60 ai programmi e la musica degli anni ’80. Una vera officina artistica che ha garantito l’alto livello culturale e artistico della nostra televisione. Ma non solo televisione, perché quegli anni sono stati particolari anche per il mondo del cinema e della musica.
Così il comico, entrando in scena dalla platea, si interroga sulle nuove trasmissioni, sulle nuove fiction, che la tv propina ai telespettatori di oggi o sui film, sui cantanti che hanno attraversato quegli anni. E lo fa coinvolgendo direttamente il pubblico, ponendo loro delle domande, una modo di fare spettacolo che continuerà anche dal palco. Una visione che vuole evidenziare lo scarso interesse per alcune trasmissioni, ma soprattutto la bassa qualità dello spettacolo offerto.
Un assaggio di quello che c’era ieri, anche attraverso filmati vecchi, in cui lo stesso Insegno prendere parte, con delle incursioni divertenti, come quella in una trasmissione con Gino Bramieri, o quando si vede duettare con Raffaella Carrà per il “Tuca tuca”, anche se lo abbiamo apprezzato molto nel suo omaggio a Massimo Troisi, quando ha recitato “Nuda” la poesia di Pablo Neruda, che l’attore napoletano aveva reso sua nel celebre film “Il postino”. Un momento per rivivere quegli anni d’oro attraverso i personaggi, ma anche noi stessi, poiché per molti è stato un ritorno ai ricordi e alle emozioni passate, dialogando anche con la vece di dio e con gli angeli, quelli dalla voce serafica, rappresentati da I Baraonna.
Ad aiutare Insegno sul palcoscenico, il comico Federico Perrotta, che, attraverso i suoi intermezzi, diverte il pubblico che sorride mentre lui gioca con i nomi dei cantanti, a volte così particolari, lo segue entusiasta nella carrellata dei titoli dei programmi televisivi che appaiono un botta e risposta dialogante, applaudendolo con enfasi quando si esibisce come ballerino.
Stessa performance, ma in fase canora, è riservata a I Baraonna, il gruppo formato da Vito Caporale, Delio Caporale, Daphne Nisi, Eleonora Tosto che, interpretando gli angeli, con la loro voce e il loro sound hanno conquistano anche gli spettatori più esigenti, confermandosi come una delle band più poliedriche della scena italiana. Il finale con “Minuetto” di Mia Martini è stato molto emozionante.Insegno ha anche ringraziato il direttore del teatro, Felice Della Corte, per il quale, come gesto di amicizia, ha voluto partecipare alla prima edizione del Marconi Teatro Festival e che ha riscosso successo di critica e pubblico, offrendo ogni sera uno o due spettacoli sempre all’altezza del teatro, della musica e della letteratura.
Pino Insegno ha poi chiamato sul palco sua moglie, Alessia Navarro, invitandola a regalare al pubblico un momento dello spettacolo di “Frida Kahlo” della quale è protagonista e che lui stesso produce.
Domenica 12 GENNAIO 2020 alle ore 18.00